Boletus satanas Lenz

[≡ Rubroboletus satanas (Lenz) Kuan Zhao & Zhu L. Yang]

Tossico

CAPPELLO 120-300 mm, molto carnoso, da emisferico a convesso-pulvinato; cuticola finemente vellutata nel giovane, presto glabra, asciutta, di colore bianco latte, grigio pallido, crema, talvolta con riflessi olivastri, infine brunastro-oliva, talvolta appena rosata al margine negli esemplari sviluppatisi con tempo umido.

TUBOLI fino a 25 mm, arrotondati al gambo, da gialli, a giallo-verdastri, infine olivastri, azzurri al taglio; pori molto piccoli, inizialmente gialli, presto rossi, rosso carminio o rosso-arancione; raramente restano gialli o debolmente aranciati anche a maturità; blu al tocco.

GAMBO 60-150 × 50-100 mm, di norma più corto del diametro del cappello, molto tozzo, obeso, a forma di pera, più di rado cilindraceo; solitamente giallo presso l’inserzione con il cappello, rosso o rosa-porpora, fucsia, più in basso. Reticolo generalmente concolore con il fondo, a maglie fini, isodiametriche, limitato alla metà superiore del gambo; la superficie vira al blu al tocco.

CARNE molto soda e compatta nel giovane, molle nel vecchio, gialla pallida, virante all’azzurro in modo non intenso al taglio; di odore debole e particolare nel giovane, cadaverico o di sostanze decomposte nel fungo maturo; sapore mite.

MICROSCOPIA: spore ellissoidali, con debole depressione soprailare, 11,4-13,4 × 5,1-5,9 µm, gialle al MS; bruno-olivastre in massa.

HABITAT: boschi caldi e calcarei, con Quercus, più di rado con Castanea o Fagus, a quote non elevate. Estate-autunno, non molto comune.

NOTE – È uno dei boleti di maggiori dimensioni, caratteristico per il breve gambo panciuto e per l’odore cadaverico che emana quando matura. Il cappello chiaro, i pori rossi e la presenza di reticolo aiutano a distinguerlo da altre specie della Sezione Luridi che gli potrebbero assomigliare. Di rado lo si può raccogliere con i pori e il gambo completamente gialli e in questi particolari aspetti cromatici può assomigliare a talune specie della Sezione Appendiculati (= Genere Butyriboletus) p. es., B. fechtneri): in questo caso aiuta molto a distinguerlo l’odore particolare e inconfondibile. Tossico da crudo, sospetto (e certamente mal tollerato da molti) anche da cotto.