Macrolepiota venenata Bon

Tossico

CAPPELLO 50-200 (250) mm, inizialmente emisferico, poi convesso, infine quasi piatto, con umbone largo, più o meno accentuato; cuticola ricoperta da squame fibrilloso-lanose, irregolari, più o meno larghe, molto fitte, sovrapposte, di un colore brunastro su fondo bianco, calotta centrale intera, di colore brunastro più scuro; margine debordante, con i resti di velo lacerato.

LAMELLE libere, arrotondato-distanti, fitte, larghe, bianche, poi bruno-rosate pallide con l’età e alla manipolazione, filo intero, concolore.

GAMBO 100-200 × 15-25 mm, cilindraceo, non molto slanciato, attenuato verso l’alto, ingrossato alla base in un bulbo submarginato o decisamente arrotondato; superficie liscia, pruinosa o feltrata, biancastra, alla manipolazione vira al bruno-rossastro. Anello semplice, bianco, mobile.

CARNE abbastanza spessa, bianca, con viraggio fugace (talvolta solo nella zona marginale) al rosso o vinoso, al taglio o alla manipolazione, infine bruno-ocraceo sporco; odore e sapore non particolari.

MICROSCOPIA: spore ovoidali, 10-12 × 7-8 µm, lisce, ialine al MS, destrinoidi, metacromatiche, a parete spessa, con poro germinativo. Cheilocistidi clavati. Cuticola con struttura di imeniderma. Giunti a fibbia assenti in tutto il basidioma. Sporata biancastra.

HABITAT: cresce spesso cespitosa o in gruppi in luoghi erbosi, specialmente in ambienti rurali; estate-autunno.

NOTE – È una specie tossica e provoca disturbi gastrici più o meno violenti. Viene facilmente scambiata e raccolta con altre ricercate Macrolepiota (v. anche Note a M. rhacodes).